2-5- Il magico mondo dei miglioramenti, come quantificarli

PAGINA PRECEDENTE: 2-4- IMMAGINI E VIDEO 

Il modo migliore per controllare i miglioramenti e l’andamento della propria vista è misurare il visus alla Tabella di prova (Snellen, Ottotipo).

RICORDA DI MISURARTI PRIMA E DURANTE IL PERCORSO (sia con sottocorrezioni sia ad occhio nudo). SE NON SAI DA DOVE PARTI NON PUOI QUANTIFICARE I VARI PROGRESSI CHE OTTERRAI. Utile anche per capire se con la propria correzione piena si raggiungono già i 10/10 (delle volte se ne leggono di più altre meno). Molti non sanno che il proprio occhiale potrebbe essere corretto in modo diverso dai 10/10 e che non per tutti i 10/10 sono confortevoli.

Consiglio di farlo almeno una volta al mese, altrimenti potete seguire i consigli di Bates di usarla ogni giorno per esercitarsi alla messa a fuoco. Ci si può cimentare con CRB e con dondolii…e vedrete finalmente con i vostri stessi occhi che il visus NON E’ MAI FISSO.

Non è la stessa cosa di misurarsi dall’ottico, dal quale va bene andare prima di iniziare e dopo un po’ di tempo quando si è visto che il miglioramento si è consolidato; ma è bene tenere conto con i propri occhi di miglioramenti e cambiamenti. In questo modo si diventa più consapevoli e responsabili.

E’ comunque una pratica non da tutti, adatta solo alle persone che si impegnano a fondo, si prendono le proprie responsabilità e si informano prima con la teoria e poi mettono in pratica. Non si può fare a casaccio. Magari ci si può comunque divertire o entusiasmare, ma serve coscienza se lo si fa per la rieducazione.

Le sottocorrezioni (sono spiegate qui) servono anche per adattare l’occhiale all’occhio e non viceversa! Non deve adattarsi l’occhio all’occhiale! L’occhio è un organo vivo, un organo di luce e non una sfera rigida e immutabile.

L’andamento del visus varia in base a:
– capacità di coordinazione/fusione,
– funzionalità delle pupille (se portate sempre gli occhiali da sole la perdete), – stress
luce poca o tanta, naturale o artificiale (se la pupilla funziona bene con la
luce naturale si vede molto di più che nelle altre situazioni)
centralizzazione (se l’immagina on cade sulla fovea risulta più sfuocata)
ciliare/critallino (che può essere più o meno contratto
stanchezza (ogni funzione del corpo diminuisce o rallenta)
emozioni (le emozioni influenzano la larghezza della pupilla la quale può
dilatarsi e farvi perdere nitidezza e può far anche contrarre il ciliare e
diminuire la coordinazione).

Potete stampare la tabella usando questo modello: Snellen 3m (European system). E’ un modello per i 3 metri, le lettere del primo decimo devono essere alte 4,4 cm. Le lettere dei 10/10 devono essere alte 4,4 mm.
Controllate man mano quanti decimi leggete prima ad occhio nudo (binoculare e monoculare) e poi con la sottocorrezione (binoculare e monoculare).
Dopo un mese i decimi con la sottocorrezione dovrebbero essere un po’ meglio (meno sfuocati oppure leggere 1 o più decimi in più).
Quando decidete di prendere una misurazione, vanno effettuate spesso, in diversi momenti della giornata e con diversi tipi di luce in modo da ottenere una media della giornata o valutare le differenze di visus nei vari momenti. Spesso si potrà notare che al mattino il visus è più potente rispetto a pomeriggio e sera.

Quando arrivate a 10/10 in binoculare, sarà una correzione piena (con la correzione vecchia si potranno superare i 10/10 perché il potere visivo aumenta facendo rieducazione, ma questo non significa che siano gli occhiali giusti e che non tu non sia migliorato).

I decimi non sono uguali alle diottrie e in genere migliorando molto i decimi si possono scalare pian piano anche le diottrie.

Per avere 10/10 basta riuscire a leggerli, non serve che siano perfettamente nitidi.

Controllate in diversi momenti della giornata con diverse luci, poi fate una media.

Appendete la Snellen alla finestra. Potete fare delle prove anche con questa tabella online al buio (non totale) per simulare le condizioni che si trovano spesso dagli ottici.

Fra tabella stampata e tabella online si può avere un risultato leggermente differente. E avrete un risultato diverso anche per ogni ottico ed optometrista e oculista che vi misurerà. LA MISURAZIONE DELLA VISTA NON E’ UNA SCIENZA ESATTA e dipende sia dallo stato emotivo e di stress del soggetto misurato sia dai parametri utilizzati del “misuratore”.

Legenda:

decimi = righe della Snellen.

diottrie = gradazione delle lenti.

correzione piena = gradazione delle lenti che fa leggere i 10/10.

sottocorrezione = gradazione delle lenti che fa leggere meno di 10/10. Per esterni si possono correggere 8-9, minimo 5-6, la cosa è molto soggettiva anche perchè in interno (visione mesopica o scotopica) si leggeranno 5-6/10 ma in esterno (visione scotopica o mesopica) la visione sarà maggiore in base alla quantità di luce, lo stesso vale se in interno si leggono 8-9/10 in esterno se ne avranno probabilmente 10; x interni e PC massimo 4-5/10, minimo 3; per leggere e CRB si dovrebbe vedere nitido fino a circa 35-40 cm. Accade spesso che occhiali da PC facciano vedere bene fuori di gionro al sole.

binoculare = visione con entrambli gli occhi aperti

monoculare = un occhio alla volta

visione scotopica = luce bassa, pupille molto dilatate, visione molto sfuocata.

visione mesopica = luce media e spesso artificiale o all’esterno con cielo coperto, pupille in apertura media e visione non massimale.

visione fotopica = luce intensa, meglio se naturale, pupille strette e con visione facilmente più nitida e dettagliata. La visione fotopica è molto utile quando si studia, se si mantiene la pupilla stretta l’accomodazione del cristallino sarà inferiore (consigliata una abatjour o una finestra che proietta luce sul libro/quaderno).

Un secondo modo per misurare i miglioramenti è il calcolo del punto remoto (il punto della tua massima distanza di messa a fuco). La formula è:

1 diviso distanza in metri del punto di fuoco-sfuoco.

Prendi un testo di 4 mm (o la decima riga della tabella Snellen), distanzialo finché non trovi il punto in cui inizia a sfuocare e fai l’operazione suddetta.

La distanza va presa dalla lettera osservata all’occhio. Fallo in monoculare e poi in binoculare, in diversi momenti della giornata con diverse luci, poi fai una media.

Alcuni ce l’hanno abbastanza variabile, altri più fisso. Anche in questo modo possiamo sapere quante diottrie di differenza abbiamo fra luce naturale ed artificiale e possiamo tenere sotto controllo i miglioramenti. Però la misurazione dei decimi alla tabella di prova è una misurazione migliore perché sfrutta più livelli dell’apparato visivo.

Se trovi utili le mie condivisioni e ti va di aiutarmi a continuare a tenere il sito sempre aggiornato, puoi fare una donazione tramite PayPal QUI oppure puoi fare un bonifico a questo numero IBAN:
IT 06G0 76011 2200 0010 2168 5613
Causale: “donazione”
Grazie

PAGINA PRECEDENTE: 2-4- IMMAGINI E VIDEO 

One Comment

Lascia un commento