2-3- Defocus Retinico

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Una volta assimilata la teoria del libro e aver letto in questo sito le pagine “PRIMA DI INIZIARE” e “COME INIZIARE“, possiamo passare al fantomatico DEFOCUS RETINICO. Non praticare il defocus senza prima aver fatto i passaggi precedenti.

Il defocus (spostamento del fuoco dalla retina) si attua grazie all’uso di sottocorrezioni. LA SOTTOCORREZIONE è una correzione più bassa rispetto all’attuale prescrizione. Serve per creare un leggero annebbiamento (se il fuoco non è esattamente sulla retina si vede sfuocato-annebbiato) questo annebbiamento stimola gli occhi a mettere a fuoco e quindi a migliorare la visione nel tempo, questo non accade però se la persona non fa nessun esercizio. Cioè si tratta di uno stimolo per prevenire e migliorare. Attenzione però: Da non utilizzare in situazioni dove è richiesta una buona acuità visiva per la propria e l’altrui sicurezza. Vedi in questo link immagini e spiegazioni più dettagliate su Defocus e Sottocorrezioni.

PRATICA SCONSIGLIATA A CHI NON FA UN PERCORSO CONSAPEVOLE E COMPLETO
se non si abbina la sottocorrezione agli esercizi (stretching e fusione di Gottlieb) e ad un utilizzo consapevole, si potrebbe riscontrare mal di testa e possibili problemi per a chi ha exoforia. Exoforia ed esoforia possono essere diagnosticate da: ortottista, oculista, optometrista. Chi invece esegue regolarmente gli esercizi di stretching e fusione di Gottlieb non dovrebbe avere problemi con le forie (exo o eso) ma anzi possono migliorare. Ad ogni modo è sempre importante iniziare dopo una approfondita visita oculistica, optometrica ed ortottica.

I miopi fino a 2/2.50 possono togliere gli occhiali in diverse occasioni senza problemi; sopra i 2.50 si possono fare delle pratiche Bates senza occhiali ma sempre con consapevolezza. Gli esercizi con gli stereogrammi sono comunque consigliati a tutti.

Non si tratta di prescrizioni mediche ma di una pratica di allenamento per migliorare la vista dedicata principalmente a chi non può praticare l’educazione visiva senza occhiali per via di una miopia troppo alta o di mansioni che richiedono un minimo di acuità.

Per farti capire meglio ti faccio un esempio: un miope di -1 che toglie gli occhiali ha vita facile, ma uno che ha -10 no. La sotto correzione serve Per mettere alla pari e dare le stesse possibilità di lavoro e miglioramento sia a chi ha miopia lieve sia chi ha miopia elevata. Se un miope di -1 basta che tolga gli occhiali, un miope medio ed elevato di -10 dovrebbe usare un occhiale -9. Quindi è semplicemente un tipo di pratica che serve a mettere nelle stesse condizioni agevolate di lavoro visivo sia che ha miopia bassa sia chi ha miopia alta.

 

un miope di -1 si allenerà anche con un +1 (creando un defocus totale di 2 diottrie), un miope di -10 si allenerà con -8 (creando lo stesso defocus ma partendo semplicemente da una miopia più alta).

Altro esempio: un miope di -2 o -3 può togliere gli occhiali per leggere, un miope di -5, -6 o oltre dovrebbe avvicinarsi troppo e quindi gli serve una correzione che sia più bassa (sotto correzione) di 2 o 3. PVS aiuta tutti quei miopi che non sono in grado di fare nulla se tolgono gli occhiali e credo che a tutti dovrebbe essere data la possibilità di lavorare sulla propria vista, quindi se un miope di -1 o -1.50 o -2 può stare bene anche senza, è giusto che un miope di -5 -15, abbia le stesse possibilità avendo a disposizione un occhiale che lo metta al pari di un miope leggero senza occhiali.

[per chi ha piena consapevolezza sugli occhiali che necessita, dopo aver fatto le visite sopracitate, può trovare occhiali di allenamento a BASSO costo sul sito Zenni optical. Il pacco ci mette circa 1 o 2 mesi ad arrivare con spedizione standard, 2 settimane con spedizione veloce). NON consiglio di acquistare occhiali lì se non avete piena consapevolezza di cosa state facendo].

Non strizzare gli occhi per mettere a fuoco, mantenere un lieve sfocamento nel defocus passivo (lieve significa che si legge senza problemi ma c’è un leggero annebbiamento delle parole).

          

 

NOTA BENE

I valori standard delle sottocorrezioni non sono assoluti. Spesso, il semplice calcolo matematico non è sufficiente, in quanto il visus è diverso per ogni persona, anche a parità di miopia.

Perciò, se si nota di vedere troppo male con un tipo di defocus o si ha troppo disagio, si dovrà diminuire la sfocatura (per esempio, con un occhiale meno sottocorretto).

Il fai da te non è cosa semplice, ma nemmeno impossibile. Non è da tutti e serve volontà, impegno e pazienza. Si possono trovare alcuni rari optometristi aperti alla rieducazione in grado di aiutarvi a trovare l’occhiale più adatto per il tuo defocus (elenco).

REGOLE BASILARI DELLE SOTTOCORREZIONI:
– Usare la correzione minima indispensabile per fare una determinata mansione
– Avere tutti gli scali di 0.50 dalla propria correzione in giù per almeno 3 diottrie.
Esempio se si parte da -5 l’ideale sarebbe partire con: 4.50, 4, 3.50, 3, 2,50, 2
– Essere graduali e rispettare i disagi: leggero va bene, forte no.

Ora vediamo le diverse tipologie di lavoro con sottocorrezioni in base alle tolleranze.

SOTTOCORREZIONI LEGGERE E FACILI DA TOLLERARE

– per brevi distanze 1.50 diottrie in meno (lettura e computer). Però c’è anche chi non supera 1 diottria in questo frangente, è tutto molto soggettivo e da provare.
– per medie distanze 1 diottria in meno (casa e luoghi chiusi quando non si stanno svolgendo attività ravvicinate).
– per lunghe distanze 0.50 in meno. Con questa sottocorrezione leggera si dovrebbero leggere 8-9/10. Alcuni però preferiscono sottocorreggono solo di 0.25 a lunghe distanze.

Esempio se hai -4:

per leggere servirà un -2.50, in casa e medie distanze un -3, per uscire -3.50. (usare la correzione piena dove la legge lo esige, dove lo richiede il buon senso e dove sia necessario per la sicurezza propria e altrui).

 

SOTTOCORREZIONI NORMALI PER LA PRATICA PVS:

– per lavori ravvicinati ( ed eventualmente anche x il CRB): 2.50 diottrie in meno. Con 2.50 in meno si dovrebbe iniziare a vedere leggermente sfuocato dopo i 40 cm.
– per medie distanze, casa-PC: 1.50 o 2 in meno. Con 2 in meno si dovrebbe iniziare a vedere sfuocato dopo i 50 cm, con 1.50 in meno dopo i 66 cm.
– per uscire (lunghe distanze) 1 o 0.75 diottrie in meno; si dovrebbero avere 6-7/10 decimi con tale correzione. Sapere i decimi che si hanno con la sottocorrezione per distante è importante per evitare sfocature eccessive e controproducenti. Come controllare i decimi? Vai qui

Esempio se hai -4: x il CRB dovrebbe andare bene -1, per leggere -1.50, in casa -2.50 o -2, per uscire -3 o -3.25 (usare la correzione piena o adeguata alla legge dove la legge lo esige, dove lo richiede il buon senso e dove sia necessario per la sicurezza propria e altrui).

 

SOTTOCORREZIONE PER IL CRB (defocus attivo):

2.50 o 3 diottrie in meno eseguendo il CRB leggendo da circa 35-45 cm;
in questo caso, la sfocatura è maggiore rispetto al defocus passivo, nell’attivo le lettere devono essere difficilmente leggibili.
Il CRB è fattibile anche a medie e lunghe distanze con le sottocorrezioni usati giornalmente. Per es con gli occhiali per medie distanze si può provare il CRB guardando la TV e con quelli per lunghe distanze si può provare il CRB all’aria aperta guardando paesaggi e natura (naturalmente non mentre si guida).

Inizialmente si fa una mezzora al giorno, poi quando diventerai padrone di questa pratica il CRB si trasformerà in RB potrai utilizzarlo ogni qualvolta vorrai nella giornata, così da aumentare gli stimoli di nitidezza a qualsiasi distanza.
Nel tempo sarà possibile mettere a fuoco con sottocorrezioni maggiori.
NB: La sfocatura deve essere sempre funzionale all’esercizio: se non si riesce a praticare la messa a fuoco attiva si deve diminuire lo stimolo di defocus fino a trovare quello giusto per se e per la riuscita della pratica.


COME TROVARE IL DEFOCUS ADATTO?

Innanzitutto con l’aiuto di un optometrista aperto. Poi, quando ci si sente abbastanza rodati, dopo un po’ di tempo di pratica, si può trovare PROVANDO E PROVANDO.
Per esempio, quando non si hanno a disposizione più occhiali sottocorretti, si provano diverse correzioni di positivi sopra la correzione piena per trovare il defocus più adatto a sé, in quanto il positivo diminuisce il potere della lente. Per esempio se metto un +1.50 davanti ad un occhiale -4 ottengo una correzione di -2.50 (è matematica da elementari!) e posso valutare se con quel -2.50 potrei starci in casa e al PC, se vedo che non va bene provo un +1 (= correzione -3) e vedo se può andare meglio.
Ricordo che il fai da te non è cosa semplice e non è la soluzione migliore per tutti.
Fai anche prove con diverse tipologie di luce per capire il potenziale dei tuoi occhi che spesso funzionano molto meglio con luce naturale. La correzione diurna per esempio potrà essere molto diversa da quella notturna, arrivando a vedere bene al sole con l’occhiale da computer e di notte l’occhiale più forte da esterni (vi sto facendo solo degli esempi, non è detto che sia così per tutti).
Più fai prove più impari a conoscere i tuoi occhi e a gestire il defocus con i diversi occhiali.

SOTTOCORREZIONI PERSONALIZZATE

Nel tempo le sottocorrezioni vanno personalizzate perché migliora la messa a fuoco, non solo per via dei miglioramenti ma anche a parità di miopia.

Per esempio un miope medio non allenato vede sfuocato a 50 cm con sottocorrezione di 2 diottrie, un miope allenato invece può vedere nitido a 50 cm anche con una sottocorrezione di 3 o 4 diottrie. I valori optometrici standard non sono più validi dopo un periodo di rieducazione, è per questo che è importate trovare un bravo optometrista che tenga conto della soggettività di questo tipo di visione fuori da ogni canone consueto.

 

LAC (lenti a contatto) SOTTOCORRETTE

È  possibile usare anche le lac sottocorrette per chi usa sia occhiali che lac. Anzi, le lac sono un ottimo strumento da usare durante la rieducazione visiva. Solitamente è ottimale iniziare con una sottocorrezione di 0.50 da usare fuori casa. Se si usano anche per leggere e al PC sarebbe meglio sovrapporre un occhiale positivo +1.50 per aumentare il defocus, il quale sarebbe troppo poco e non si stimolerebbe la regressione (con solo 0.50 in meno da vicino si vede perfettamente e quindi non c’è lavoro di miglioramento). L’ideale è evitare di usare le lac tutto il giorno perchè nel lungo periodo non fanno respirare bene gli occhi e si può andare incontro a diversi problemi, specialmente se non si rispetta la corretta igiene (intolleranze, cheratiti ecc).

 

SOTTOCORREZIONI PER CHI HA GLI OCCHI MOLTO DIVERSI
E LAVORA SUL PAREGGIO

(suggerimenti basati su esperienze di persone che sono riuscite a pareggiare partendo da differenze fino a 1.50 diottrie):

Defocus passivo

– Per vicino 0.50 di differenza fra i 2 occhi:
2 diottrie in meno x il forte, 2.50 in meno per il debole, la distanza dal PC o dal testo che deve essere leggermente sfocato va presa dal debole; il forte vedrà nitido ed accomoderà un po’, il debole invece “disaccomoderà”, questo dà come risultato un bilancio accomodativo che favorisce un po’ di più il miglioramento del debole (il debole avrà un bilancio positivo, il forte un leggero negativo che però non fa peggiorare).

In caso di disagio con tale differenza da vicino (cosa cmq rara perché da vicino si nota meno) passare a 0.25 di differenza: 2 in meno x il forte e 2.25 in meno x il debole.

– per medie distanze: 1.25 in meno per il forte, 1.50 in meno per il debole (oppure 1.50 e 1.75).

– per lontano: 0.75 in meno per il forte, 1 in meno per il debole.

Esempio se hai od -5.50 e os -5:
– per vicino sarebbe: od -3 e os -3
– per casa e medie distanze: od -4 e os -3.75
– per uscire: od -4.50 e os -4.25 oppure od -4.75 e os -4.50

Chi ha una differenza maggiore di 0.50 può aumentare lo stimolo di defocus x il debole da vicino,
per esempio se io avessi -3 -2,
x vicino userei: -0.50 -0.25 (0.75 di differenza fra defocus x l’occhio destro e quello dell’occhio sinistro) = sottocorrezione di 2.50 x il debole e di 1.75 x il forte. Per vicino non supererei lo 0.75 di differenza fra i 2 occhi (massimo 1 diottria ma solo se ben tollerata). La differenza di 0,75 si nota solo dai 40 cm in su, quindi questa sottocorrezione si usa bene fino a circa 45-50 cm = lieve sfocamento x il debole nitido x il forte. 

Per casa e medie distanze 0.50 di differenza: -1 -1.50 oppure -1.25 -1.75.
Per lontano 0.25 di differenza, quindi: -2 -1.25 oppure -2.25 -1.50. C’è chi tollera bene la differenza x lontano anche di 0.50.

QUANDO AVVIENE LA SOPPRESSIONE? In genere avviene quando la differenza supera i 3-4/10 fra un occhio e l’altro, quindi quando supera le 0.75 o 1 diottria di differenza. Per questo ho tenuto questo parametro come soglia limite per vicino dove si nota meno e 0.25 massimo 0.50 per lontano quando si nota di più.
NOTA INTERESSANTE: ultimamente i chirurghi correggono con il laser chi ha più di 40 o 50 anni gli occhi in modo molto diverso per consentire alle persone operate di leggere senza occhiali da vicino con un occhio e vedere da lontano con l’altro. E spesso si tratta di 1 o 1.50 di differenza. Io non sono d’accordo con questa pratica, ma se addirittura la praticano con una operazione irreversibile mi domando per quale motivo alcuni ottici si scandalizzano quando conoscono questa pratica di defocus per il pareggio, che non viene fatta a caso ma con parametri di tollerabilità e di sicurezza anche maggiore rispetto a quello che fanno con il laser. Senza contare che chi pratica l’educazione visiva svolge esercizi di miglioramento, mentre chi fa il laser viene poi abbandonato a se stesso senza nemmeno un consiglio per gestire questa differenza, senza un controllo posturale e senza consigli per evitare peggioramenti.


Defocus attivo

Fare CRB col debole bendando il forte. Ogni tanto fare CRB con entrambi.

 

CALCOLO DEFOCUS PERSONALIZZATO
per i più puntigliosi ed esigenti

Dato che il punto di fuoco cambia in base a dove stiamo guardando, se vogliamo controllare bene il bilancio accomodativo positivo, il defocus si può calcolare e personalizzare per le proprie esigenze, così da dare lo stimolo massimo o adeguato per la distanza a cui si lavora.

Per esempio se lavori al PC a 60 cm fai questo calcolo:

1:0,60 = 1,66 ecco il defocus che dovrebbe esserci al PC a 60 cm. Cioè si togliere 1.50 dalla gradazione piena per vedere nitido a 60 cm ma senza accomodare eccessivamente; si toglie invece 1.75 se si vuole un leggero annebbiamento a 60 cm, in questo caso non si avrebbe accomodazione ma un leggero defocus miopico.
Se invece studi a 35 cm o fai lavori di miniature a 25-30 cm fai gli stessi calcoli:
1: distanza = gradazione da togliere.
1: 0,30 = 3.33
Se la tua correzione piena è -4 risulta quindi -1 o un -0.50, se la tua gradazione è -2 risulta +1 o +1.50.

 

L’ASTGMATISMO è soggettivo

Se l’astigmatismo è più forte della miopia si lavora prima su questo e sulla miopia solo in seguito. 

Su astigmatismo miopico l’ideale sarebbe sottocorreggere per lontano 0.50 o 0.75, per vicino di 1.50 o di più se si riesce. Se invece la miopia è più forte dell’ast si lavora soprattutto su questa e si abbassa l’ast di poco sia per vicino che per lontano (tipo 0.50 in meno x vicino e lontano, oppure 0.25 in meno x lontano e 0.75 in meno x vicino). Non esiste una regola rigida perché l’ast è il parametro più soggettivo in assoluto e per capire bene come lavorarlo su di se è necessario fare tante prove partendo dai consigli base. Nel libro di Janet Goodtich La vista dei bambini (valido anche per gli adulti) spiega di sottocorreggere almeno 0.50 e di più per chi riesce. Poi va sempre tutto adattato a sé.

Chi ha miopia e ast di pari valore si lavora in modo personalizzato in base alle tolleranze personali. L’ast è il più fastidioso e penalizzante e quindi il lavoro sarà più lungo.

Se last è basso spesso non viene nemmeno corretto dall’oculista stesso perché esistono dei meccanismi interni naturali in grado di compensare fino a 0.75 circa. Bisognerebbe quindi scoprire se l’ast che si ha negli occhiali è già stato sottocorretto oppure corretto pienamente. Conoscere bene tutti i dati delle misurazioni è molto importante. E poi fare varie prove.

Ricorda inoltre che nella visione totale va tenuto conto del fatto che l’astigmatismo si somma alla miopia o ipermetropia o presbiopia. Quindi se si ha una miopia di -5 e un astigmatismo di -2 la visione totale finale sarà di circa -7. Quindi il defocus va calcolato anche tenendo questo presente. Se ho bisogno di un defocus di 2 e voglio abbassare sia miopia sia astigmatismo devo ricordarmi di questa somma e abbassare per esempio di 1.50 la miopia e 0.50 l’ast per ottenere un defocus totale di 2. Ricordandomi anche che la vista è poi sempre soggettiva e servono varie prove per trovare il giusto defocus per se. Altrimenti evito di lavorare sull’ast e mi concentro solo sulla miopia. Sarà una scelta personale. Io ho preferito lavorare subito su entrambi perché l’ast era troppo fastidioso e quando me ne sono liberata la miopia è stato stupendo.

Infine sarà importantissimo lavorare con gli esercizi fissando un punto muovendo la testa per migliorare l’ast oltre alle sottocorrezioni.

 

Studio sull’influenza del DEFOCUS REINICO sulla LUNGHEZZA ASSIALE: LINK

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