COSA FAREI PER LA VISTA DI MIO FIGLIO

Immagine che vuole ricordare di portare i bambini all'aperto il più possibile.

Immagine che vuole ricordare di portare i bambini all’aperto il più possibile.

Ultimamente ricevo richieste d’aiuto di sempre più genitori preoccupati per la vista dei propri figli, chi appena diventato miope, chi già miope in peggioramento continuo. Ho quindi deciso di scrivere un articolo per i genitori che vogliono informarsi anche su altre strade da provare in questa situazione sempre peggiore che si riscontra nella vista delle nuove generazioni, perfino in famiglie con tutti i membri emmetropi (senza difetti visivi).

Ci tengo a sottolineare che questo articolo non è la soluzione a tutti i mali visivi dei bambini, ma sicuramente può dare info utili. Io non ho figli ma sono stata anche io bambina e avrei voluto che qualcuno mi avesse spiegato come prendermi cura della mia vista ed evitare di perderla in modo drastico come invece a me accadde, così come mi hanno insegnato a disinfettare le ferite spiegandomi a cosa serviva.

I libri che inizierei a consultare sono:

La Vista dei bambini  di Janett Goodrich, e Migliora la vista del tuo Bambino di Giorgio Ferrario

  

poi il sempre attuale Come sono guarito dalla miopia di De Angelis

Vedi altri libri qui

cordabrock

Nel caso mi mancasse la conoscenza di questi argomenti mi informerei bene con i libri sopracitati, sentirei il parere di più oculisti e optometristi e sceglierei la correzione minima possibile (spesso si possono avere fino a 1 o 2 diottrie di differenza fra una prescrizione e l’altra!). Nel contempo mi farei aiutare da un educatore visivo e farei le pratiche assieme al bambino in quanto farle in buona armonia con i genitori risulta una cosa importante. Il genitore deve dare il buon esempio. Anche se il genitore non ha alcun problema di vista, deve essere consapevole che prima o poi la presbiopia arriverà e imparando queste pratiche ed esercizi esercizi assieme al bambino potrà ritardarla, rallentarla e tenerla molto più bassa di un adulto emmetrope e presbite che non la fa.

Prendendo spunto da questi libri, in presenza di una lieve miopia eviterei di mettere subito gli occhiali ma inizierei a tappeto con l’igiene visiva (comportamenti quotidiani) per eliminare la miopia iniziale che solitamente è data da uno spasmo accomodativo (cioè non è ancora una miopia strutturale) provocato da stress ambientale e comportamentale errato.

In caso invece di miopia superiore a 1 e con peggioramenti progressivi (quindi strutturale e non solo da spasmo accomodativo), ho visto che grazie all’igiene visiva sono riusciti a rallentare la progressione miopica che senza rieducazione era inesorabile. Da una perdita di 1 diottria ogni 6 mesi sono passati a 1 diottria all’anno o ogni 2 anni. L’arresto totale invece l’ho trovato più difficile, almeno fino ai 14 anni.

Poi ovviamente ogni caso è a parte. In caso di occhio pigro per esempio, l’occhiale e la benda servono e l’occhio va riabilitato nel modo migliore che viene consigliato dall’ortottista e aggiungendo anche la rieducazione visiva penso si possano avere maggiori risultati.

Prima di iniziare il tutto farei le prove alla Tabella Snellen e prederei dei punti di riferimento, per esempio orologi appesi ad una certa distanza, o disegni se il bambino non sa leggere l’ora o le parole. Prendere dei punti di riferimento serve per capire com’è la vista prima di iniziare e notare come cambia e fluttua.

TERREI UN DIARIO iniziando ad osservare e ad appuntare le possibili cause ambientali e o emotive che possano aver creato questo spasmo iniziale. Quando ha avuto inizio la sua miopia? In quale momento dell’anno o della vita? Periodo scolastico, dopo un lungo periodo in cui ha iniziato ad usare molto il cellulare o il tablet, trascolo, nascita di un fratello o sorella, perdita di un nonno a cui era molto affezionato, dopo una separazione, rapporti difficili a scuola, dopo aver visto una cosa scioccante ecc…

Il bambino potrebbe accorgersi da solo delle cose che prima non vedeva bene e di quelle che invece tornano ad essere più nitide ma potrebbe non farci caso, spesso infatti sono i genitori ad accorgersi di quanto vede il figlio. Senza però fargli vivere questo come un esame o una pressione, ma più come un esperimento, un gioco, qualcosa che lo incuriosisca e che lo aiuti a conoscere meglio come funziona la sua vista e come prendersene cura, un modo molto più creativo e divertente del semplice lavarsi i denti (igiene dentale). Nel libro della Goodrich e di Nakagawa ci sono molti esercizi gioco che ai bambini piacciono.

La consapevolezza del bambino e del genitore è molto importante. I bambini sono molto più intelligenti di quello che molti credono ed è tramite l’atteggiamento del genitore verso quella determinata cosa che anche loro arrivano una certa consapevolezza e interesse per quella cosa. E un fattore cruciale di cui ho un vivido ricordo, è che è fondamentale rispondere alle loro domande, anche alle più difficili, non importa quanto noi crediamo che loro capiranno o non capiranno, la loro sete di conoscenza e curiosità va saziata il più possibile con fiducia e prendendola sul serio.

Durante il mese mi appunterei ogni episodio di visione migliore o peggiore che può aver avuto e controllerei se qualcosa si è smosso, migliorato oppure no. Nel caso che dopo 1 mese non ci fossero stati risultati sufficienti o troppo blandi inizierei con esercizi un po’ più impegnativi. Il positivo o l’occhiale sottocorretto (gradazione che varia da caso a caso e si valuta con l’aiuto di un optometrista che pratica questi metodi) lo inserirei per 20-30 minuti al giorno per stimolare il rilassamento dello spasmo accomodativo e lo abbinerei agli esercizi di convergenza. Alcuni bambini hanno migliorato la pseudo miopia anche con l’utilizzo di 15-20 minuti al giorno degli occhiali stenopeici (c’è anche il modello per bambini).

Ricordo il concetto fondamentalissimo che la vista è variabile per tutti e non ci si deve allarmare per le sue fluttuazioni, va tenuto conto del momento della giornata, mattino, pomeriggio o sera, stress non stress, cosa si è fatto nella giornata, se si è dormito bene ecc… In una persona emmetrope le fluttuazioni sono meno evidenti perché spesso si aggirano dai 9-10/10 ai 12 o più decimi, mentre su un inizio di miopia le variazioni sono più evidenti e fastidiose.

Se gli stimoli stressanti comportamentali e ambientali sono sbilanciati avremo fluttuazioni sempre più spesso negative, il nostro compito sarà quello ridurre le fluttuazioni negative ed aumentare quelle positive.

I RIMEDI CHE CI PROPONE LA SCIENZA:

Trattamento con l’atropina.
Positivi leggeri su miopie lievi.
Lenti sottocorrette.
Lenti progressive o bifocali o accomodative.
Lenti con tecnologia D.I.M.S. MiyoSmart con defocus miopico periferico (stesso principio di PVS ma applicato sulla parte periferica di lenti a correzione piena, visto che il problema principale dei peggioramenti della miopia è il defocus ipermetropico periferico).
Lenti a contatto leggermente sottocorrette.
Lenti a contatto con defocus periferico MiSight®
Lenti orto-k.
Integratori.

COMPORTAMENTI BENEFICI PIÙ IMPORTANTI PER LA VISTA (utili sia per i bambini sia per gli adulti):

E’ fondamentale studiare e giocare all’aperto, visione all’infinito e giochi in movimento all’aperto il più possibile. L’ideale sarebbe stare almeno 3 ore all’aperto, tutti gli sport o giochi con palle palline e movimenti del corpo. Ai miei corsi di gruppo si gioca anche con la pallina, si fanno girotondi e altri giochi che stimolano più elementi legati alla visione (vista centrale e periferica, agilità, inseguimento di un oggetto in movimento, coordinazione mano-occhio, percezione dello spazio ecc).

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La luce naturale, la visione all’infinito e il movimento all’aperto, combinate assieme sono la prevenzione e la cura più efficace di tutte. E a ben vedere i bambini oggi non passano più molto tempo all’aperto a giocare ma in casa su giochi elettronici, seduti e con visione su schermi 2D, con luci artificiali e corpi fermi. I bambini (ma anche gli adulti) stanno perdendo la coordinazione mano-occhio, le percezioni delle profondità ecc…

igiene-visiva-postura-e-distanza2 Palming

Mentre nel tempo in cui stanno in casa vanno applicate le norme di igiene visiva: più luce naturale, più luce nella zona lettura e studio, staccare spesso lo sguardo dai libri e dal pc, tenere una buona postura e usare un leggio, sgranchire gli occhi e il corpo ogni mezzora, sbattere le palpebre (il PC tende a farci sgranare gli occhi e non sbatterle), rilassare gli occhi dal monitor con un po’ di palming e respiri lenti e profondi, fare spesso pause dinamiche che attivano anche meglio la circolazione al cervello e quando tornano sul testo dovrebbero avere maggiore capacità di comprensione e apprendimento. Anche piangere fa molto bene agli occhi sia degli adulti sia dei bambini.

Questo articolo non vuole mettere al bando i giochi alla PlayStation, anzi alcuni richiedono una buona agilità e acuità visiva, il problema è l’eccesso e la mancanza di giochi all’aperto e nel mondo tridimensionale. L’igiene visiva ci permette di usare meglio ogni strumento elettronico per evitare peggioramenti.

Articolo sulla luce da usare in casa

Pagina sull’Igiene visiva

Articolo sui casi di 2 bambini con miopia progressiva che hanno applicato la rieducazione visiva

Impara l’igiene visiva su skype con me: ariannapiva.rv@gmai.com

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