GURDJIEFF APPLICATO ALL’EDUCAZIONE VISIVA

Gurdjieff

Quando un sistema funziona, quando una cosa è vera, funziona ad ogni livello, è vera in ogni dimensione di crescita e sviluppo

Per chi conosce già il grande Gurdjieff non c’è bisogno di fare presentazioni. Per chi non lo conosce non parlerò di lui ma dei suoi concetti, i quali, essendo veri ad ogni livello, possono essere inseriti anche nella rieducazione visiva. Ogni punto sarà chiaro e comprensibile per tutti coloro che stanno cercando risposte riguardo al percorso che si può imboccare iniziando ad interessarsi all’educazione visiva, col desiderio profondo di migliorare la propria vista, che sia essa molto o poco difettosa. Per coloro che non capiranno subito, potranno capire in futuro se davvero desiderano ottenere dei risultati sulla propria vista e si impegneranno nel tempo.

1-     RENDERSI CONTO di essere SCHIAVI degli occhiali e o INCONSAPEVOLI del proprio difetto visivo (anche una buona vista può migliorare ulteriormente): nello stato di ignoranza non sappiamo come funziona il nostro apparato visivo e portare gli occhiali o vedere in un certo modo ci sembra normale e una libera scelta non fare nulla per cambiare le cose. In questa fase è importante SAPERE DA DOVE SI PARTE, a quale livello di schiavitù/inconsapevolezza siamo, non tutti ne sono dipendenti/inconsapevoli al 100%.

2-     DESIDERARE LA LIBERTÀ o per lo meno di essere sempre meno schiavi e sempre meno inconsapevoli un passo dopo l’altro. Desiderare di riprendere in mano il proprio potere su di sé.

3-     SAPERE CHE È POSSIBILE LIBERARSI.

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4-     STUDIARE-RICERCARE-TROVARE AIUTO: Scoprire cosa ci rende inconsapevoli e studiare come è fatto e come funziona il nostro apparato visivo (occhi e cervello) e CONOSCERE LE SUE POTENZIALITÀ  REALI; partendo da storie e libri di chi è riuscito a liberarsi e ha trovato il sistema per farlo (Power Vision System e Bates per esempio). In questa fase si impara come funziona l’apparato visivo in generale ma si impara anche a CONOSCERE IL PROPRIO NELLO SPECIFICO.

5-     APRIRSI ai nuovi concetti, fare uno SFORZO DI VOLONTÀ per CAPIRE e APPLICARLI. Riprogrammando gradualmente le nostre abitudini e pensieri negativi riguardo il nostro apparato visivo e le nostre cattive abitudini visive.

6-     PERSEVERARE-LAVORARE

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7-     TROVARE UN APPOGGIO IN UN GRUPPO DI LAVORO in cui il lavoro di ogni individuo viene CONDIVISO, accresce il lavoro di ogni membro del gruppo e si mantiene alta la motivazione e l’energia.

8-     VEDERE I RISULTATI (se non sai, se non ti sei reso consapevole di come eri all’inizio non puoi vederli) e continuare a condividere e aiutare gli altri.

BUON LAVORO A TUTTI!

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Ringrazio
Mamma per la sua pazienza e il suo appoggio infiniti
Andrea Tessarin per avermi dimostrato quanto si può sentire vedere e comprendere tramite l’auto-osservazione anche senza studiare
Gurdjieff e Salvatore Brizzi per il lavoro colossale che ci hanno reso disponibile
Roberto Dimolfetta per avermi introdotta al risveglio della coscienza
Giulia Salamon per essersi avvicinata a me quel fatidico giorno in Accademia
Francesco Arrivo per gli infiniti stimoli di crescita che ha condiviso con me
Giulia Solero che mi ha invogliata nel comprare il libro La Quarta Via
Claudio Bin per aver ascoltato le mie paturnie sull’osservazione e conoscenza di sé ed avermi dato modo di fare maggiore chiarezza su alcuni concetti
Wilma Surian per avermi stimolata nel vedere ancora più chiaramente la relazione fra consapevolezza e visione umana.

Arianna

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