MIGLIORAMENTI, SONO MISURABILI O NO? E COME AFFRONTARE LE VISITE

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Questo articolo è dedicato a coloro che hanno fatto già un po’ di pratica e si chiedono quando è ora di fare una nuova misurazione dall’optometrista o si chiedono perché nonostante vedano molto meglio non siano stati riscontrati miglioramenti.

Quando si inizia con la rieducazione visiva cominciano ad innescarsi dei cambiamenti nel nostro utilizzo dell’apparato visivo. L’apparato visivo non comprende solo gli occhi ma anche il cervello, è il cervello che vede e percepisce, gli occhi sono solo lo strumento che il cervello utilizza e lo può utilizzare al suo massimo delle possibilità o al suo minimo sindacale. Le misurazioni standard sono settate sulla misurazione di occhi “statici”, non allenati, inoltre le misurazioni vengono fatte su persone che non sanno nulla della loro visione.

Il risultato della misurazione dipenderà dai seguenti fattori:

  1. Lo scetticismo di chi vi misura o la sua apertura mentale
  2. La vostra preparazione o ignoranza in materia (il risultato di qualsiasi cosa dipende non solo da chi misura ma anche da chi viene misurato, come il risultato di un esperimento non dipende solo dall’esperimento in sé ma anche da chi osserva l’esperimento – concetti di fisica moderna -)
  3. La preparazione di chi vi misura riguardo la flessibilità della vista umana; alcuni lo sanno e ne tengono conto, altri lo sanno ma non ne tengono conto.
  4. Il metodo che usano per misurarvi.
  5. Il modo in cui vi misurano con quel determinato metodo.
  6. Se siete migliorati in modo misurabile in una stanza buia o se siete migliorati solo in modo variabile e visibile nella vostra vita quotidiana ma non con il metodo utilizzato dall’optometrista.

Ora approfondiamo ogni punto.

Se hai riferito della rieducazione visiva ad un oculista, un optometrista o un ottico scettici e irremovibili, faranno di tutto per dimostrare che non sei migliorato e ci riusciranno grazie al fatto che rispetto a loro sei ignorante in materia e grazie all’adattabilità della vista umana (possiamo vedere bene anche con correzioni maggiori del necessario). Se invece tu riuscissi ad intavolare una discussione con informazioni approfondite di fronte alle quali non potranno negare i fatti, triteranno fuori qualsiasi scusa possibile per rendere il miglioramento ottenuto qualcosa di insignificante e irrilevante.

Con questo articolo spero di fornirti gli strumenti minimi per riuscire a capirci qualcosa quando farai le tue prossime misurazioni dall’ottico o dall’optometrista o dall’oculista, in modo da non venire demoralizzato o abbattuto dal loro giudizio negativo.

Non conosco tutto sull’argomento, ma almeno il minimo da poterti aiutare a capirne un po’ di più.

Come farti misurare senza innescare anticipatamente il loro pregiudizio:

1-     Fatti misurare senza dire nulla riguardo alla rieducazione visiva e cambia almeno 3-4 ottici od optometristi in modo da vedere le differenze di modalità di misurazione e i risultati finali.

Potrai notare quanto sia soggettivo il risultato. Il famoso servizio di Viviani delle Iene a riguardo chissà perchè non è più disponibile, il titolo era: “Occhiali che non servono”, dove si poteva vedere che molti ottici riscontravano un difetto visivo dove non esiste ad una tiratrice con l’arco (figuriamoci cosa si può misurare ad una persona che ce l’ha). Ma se la persona misurata sa di vedere bene non si farà mai fare un paio di occhiali. Quindi se tu sai di vedere meglio, anche se ti prescriveranno una misurazione più alta di quella che credevi, non ti demoralizzerà.

2-     Annuncia che non hai con te i tuoi occhiali, non sai la tua gradazione e poi paragona le 3-4 misurazioni che ti hanno fatto, paragonale anche all’automisurazione che ti sei fatti a casa (leggi qui per vedere come si fa) e nota se qualcuna vi si avvicina o per nulla.

3-     Oppure porta alla misurazione la gradazione con la quale sei certo di vedere bene nella vita quotidiana anche di notte e risultava essere a 10 o 12/10 a casa tua. E vedi se loro vi confermano che quell’occhiale va bene o se e cosa ti consigliano di diverso.

Se i risultati saranno positivi e non riesci a stare zitto, puoi dire DOPO aver ricevuto l’esito SCRITTO (mai prima), che hai fatto un percorso di rieducazione visiva e la tua vecchia gradazione era più alta o molto più alta. Ma non aspettarti elogi o approvazioni, chi è scettico e chiuso, trova sempre la scusa per sminuire qualsiasi vostro risultato, anche se questo dovesse essere di 1 o 2 diottrie (non 2 decimi che sono tutt’altra cosa).

Se vai sempre dal solito che ha il tuo storico, state quasi del certo che, se non è aperto, non riscontrerà alcun miglioramento perché anche con una gradazione più forte gli occhi sono ben in grado di leggere perfettamente il tabellone e loro lo sanno. Alla visita del lavoro mio padre è stato fortunato perché ha trovato un oculista che gli ha detto che dall’anno precedente era migliorato e gli ha detto di continuare con quello che sta facendo, ma sono casi rari. Mia madre invece per avere la conferma del miglioramento ha dovuto stare zitta e farsi misurare con gli occhiali più bassi con i quali sapeva di vedere bene, perché il suo oculista la misura solo con l’occhiale che lei porta in ambulatorio e con questo occhiale è risultata avere 10/10, e testuali parole dell’oculista: “i suoi occhiali vanno bene”.

Ora approfondiamo il punto sulla vostra preparazione personale. Con questo punto poi si spiegheranno da soli gli altri punti.

Quindi cosa è bene sapere:

–        i miglioramenti sono di 2 diverse nature (qui si spiega il punto 6): una misurabile anche al buio dell’ambulatorio, e una visibile e misurabile solo nella vostra vita quotidiana. Per sapere se il miglioramento è misurabile anche dall’optometrista basta essere obiettivi sul come vedete di notte con la correzione che secondo voi è quella giusta, se ci vedere bene o comunque molto meglio dell’inizio, è un miglioramento misurabile anche dall’optometrista.

–  La differenza fra decimi e diottrie, leggi qui la differenza.

–  Quanti decimi avevi con la vecchia prescrizione prima di iniziare la rieducazione.

–  Se con la vecchia prescrizione arrivi a leggere più decimi di prima il miglioramento c’è stato. L’aumento dell’acuità visiva equivale per forza ad un miglioramento della vista e non può essere negato. Se ad esempio prima arrivavi a massimo 9/10 con lenti -8 ma dopo 1-2 mesi di rieducazione arrivi a leggere 11/10 con la stessa gradazione (-8 in questo caso), l’acuità visiva è aumentata, il che significa che la vista è migliorata. Inoltre potrai vedere gli stessi decimi di prima (ni questo caso erano 9) probabilmente con un -7.50.

–  La visione binoculare è molto diversa da quella monoculare (qui si spiega in parte il punto 5). Il risultato della prescrizione finale può variare moltissimo in base alla misurazione di cui tengono maggiormente conto. E’ bene ricordare perciò che la nostra visione è sempre binoculare e creare una prescrizione solo su base monoculare è una grande mancanza da parte di chi vi ha misurato. Ci sono persone che hanno anche 3/10 di differenza fra monoculare e binoculare, il che varierebbe moltissimo la prescrizione finale se fatta in mono o in bino.

–  La vista di un educando è molto variabile (più variabile di quella di una persona che non fa rieducazione).  Potresti vedere fluttuazioni anche nel momento stesso della misurazione, qui sta a te capire se ti va bene o no, c’è chi non sopporta la fluttuazione, c’è chi la preferisce perché vede lavorare i suoi occhi in modo attivo. Ma a rigor di buon senso, le fluttuazioni devono essere minime nell’ambito della sicurezza.

– La visione non perfetta ma consapevole e stereoscopica è migliore di una visione molto nitida ma inconsapevole e con scarsa stereoscopia. Quando vogliono affibbiarti 11 o più decimi, puoi dire che non ti serve vedere le zampette della mosca in volo e che stai bene con 9-10/10 e che non c’è scritto da nessuna parte che sei un pericolo per te stesso e per gli altri con una acuità non massima. Per farti riflettere sulla sicurezza o meno dei 10/10,  ecco cosa chiede la legge come visus minimo per la patente B: 2/10 nell’occhio peggiore e 5/10 nell’occhio migliore (per le patenti C ed altre categorie i parametri sono diversi e dovete informarvi). Se hai deciso di intraprendere un percorso di miglioramento visivo (cosa che è inutile dire a chi vi fa la prescrizione se non è aperto), non ha alcun senso tenere addosso un occhiale da 11 o più decimi, l’apparato visivo non ha motivo di migliorare anche se fai tutti gli esercizi necessari. Inoltre un apparato visivo allenato e che ha una ottima fusione binoculare, anche se non corretto al 100% è molto più sicuro di un visus massimo ma con pessima stereoscopia (percezione della tridimensionalità, profondità, distanze ecc).

– La misurazione computerizzata non ha valore (punto 4). Chi prescrive lenti sulla base unicamente dell’autorefrattometro è fuori da qualsiasi morale nei vostri confronti e privo di professionalità.

–  E’ fondamentale misurare la vista principalmente sulla base della misurazione alla tabella snellen accompagnata poi dal confort test e dal test di capacità fusionale, partendo da una gradazione inferiore all’autorefrattometro ed eventualmente aumentarla gradualmente fino a leggere sufficienti righe ella Snellen. L’acuità visiva è comunque molto soggettiva e ci sono persone con miopie elevate che stanno bene anche con meno di 10/10 senza essere un pericolo, si valuta l’acuità visiva necessaria alla persona sia con la misurazione alla snellen sia con il confort test.

–  INFORMAZIONE DA VERIFICARE (non sono sicura sia corretta, ma me lo disse un’ottico e spero sia stato sincero): L’ottico sembra sia tenuto a rilasciare l’occhiale da voi richiesto anche se non combacia con la loro misurazione. L’occhiale è un dispositivo medico a disposizione del cliente.

Rimani nel buon senso: gli occhiali da allenamento che creano un defocus miopico rilevante (leggi la pagina sul defocus) non vanno mai usati in momenti in cui serve sicurezza; abbiamo capito che per la patente B non servono 10/10 ma comunque tenete una gradazione che vedete essere sicura e non troppo bassa. I decimi minimi per la sicurezza possono variare molto da persona a persona e non esiste uno standard uguale per tutti, consultatevi con l’optometrista; a me dissero 6-7 perchè con miopie elevate e medio-elevate  tutto viene rimpicciolito, ad altri con miopie medio-basse hanno consigliato 9-10.

La rieducazione è un percorso di consapevolezza sulla propria vista. Non andare mai mai a discutere se sei impreparato. Fatti semplicemente rilasciare le misurazioni effettuate dall’operatore. Oppure cerca di andare solo da chi ascolta le tue esigenze. All’inizio io ero poco preparata, ma ho trovato un optometrista che ascoltando le mie esigenze capì che mi serviva un occhiale sottocorretto, anche se io non lo avevo chiesto. Mi prescrisse un occhiale da 6/10 binoculari (-8.75, mentre l’anno prima leggevo 6/10 con -10) e in breve divenne perfetto. L’anno dopo lessi 7/10 binoculari con 2 diottrie in meno (-6.75) da un altro ottico optometrista, lo stesso che si ricordava che l’autoref mi faceva -11.50, ma non volle rilasciarmi nulla di scritto… posso capire perché.

CONSIGLI FINALI: preparati, informati, pratica, misura a casa e vedi tu stesso se ci sono dei miglioramenti, ma non farti demoralizzare dal primo che vuole sminuire il tuo impegno, e non esagerare con l’entusiasmo. Impara ad essere obiettivo mano a mano che pratichi e ad avere dialoghi più o meno interessanti con chi deciderai di farti misurare.

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Al prossimo Articolo!

Arianna

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