MIGLIORAMENTO DA -2 A -1.25 IN 3 MESI – FEDERICO, 24 ANNI

In questo articolo riporto l’esperienza di Federico Milan, 24 anni.

Ho conosciuto Federico per motivi completamente diversi dalla rieducazione visiva, lui è un astrologo di nuova generazione e lo seguo con molto interesse in quanto viaggiamo sugli stessi binari riguardo l’approccio innovativo ed evolutivo, ma fra uno scambio di opinioni e di contatti siamo finiti per scoprire che entrambi abbiamo migliorato la vista grazie al metodo Power Vision System.

Così ho chiesto a Federico se poteva raccontarmi la sua storia in modo da poterla condividere nel mio sito e ricordare a te che mi segui o che sei incappato per caso nei miei articoli, che non sei solo in questo percorso. Se pratichi da solo e credi che siamo solo tu e io a fare esercizi per la vista, sappi che esiste una comunità “nell’ombra” che sta facendo il tuo stesso cammino, spesso titubante, pieno di dubbi, per migliorare la propria vista. Dubbi che svaniscono appena abbiamo la conferma dei miglioramenti; conferma che a volte arriva dalla visita oculistica, a volte arriva dall’effetto evidente e impossibile da negare di maggiore nitidezza che possiamo riscontrare nella nostra vita quotidiana.

Di seguito puoi vedere le foto e leggere il vocale che ho trascritto mandatomi da Federico, e successivamente ho aggiunto le mie osservazioni e considerazioni riguardo al suo approccio che a mio avviso è stato molto drastico e che, anche se a lui è andata bene, è un approccio che non consiglierei a nessuno per iniziare.

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Ciao Arianna, sono Federico.

La mia avventura col metodo Power Vision System inizia a febbraio 2016.

Prima di iniziare PVS mi mancavano 2 diottre all’occhio sinistro e 1.50 all’occhio destro con 1.25 e 1.75 di astigmatismo. Ero solito mettere gli occhiali appena sveglio e li tenevo fino a quando andavo a dormire.

A un certo punto un mio amico mi ha consigliato il libro di David De Angelis, anche lui (il suo amico) era miope e ha recuperato completamente. E ha detto “guarda, con me ha funzionato, prova anche tu”.

Allora mi sono letto il libro e per prima cosa ho iniziato a togliere gli occhiali nei luoghi in cui mi sentivo più a mio agio, quindi a casa, o a tavola finché ero in pizzeria, in luoghi comunque chiusi in cui non avevo bisogno di vedere distante.

Ho iniziato a fare gli esercizi, le rotazioni ad occhi aperti, e le rotazioni fissando un punto.

Al quel punto era marzo, avevo una visita oculistica fissata per giugno e ho detto: “Bene, vediamo se funziona. Do il 100%, vediamo se effettivamente riesco ad ottenere qualche miglioramento”.

Ho iniziato a fare 2 volte al giorno 30 rotazioni per parte (senso orario e antiorario) di entrambi gli esercizi e ho iniziato ad allungare sempre di più la distanza di lettura.

Quando ho iniziato a leggere con le braccia distese, mi sono fatto fare gli occhiali inversi da ipermetrope (intende i positivi) per stimolare di più l’allenamento alla messa a fuoco. Riuscivo ad usarli leggendo sulla carta stampata, ma non riuscivo ad usarli con gli schermi, per cui cellulare e computer dovevo semplicemente allontanarli, non c’era verso di riuscire a leggere sugli schermi con i positivi.

E così, dopo 3 mesi di allenamento, alla visita oculistica ho scoperto di aver recuperato praticamente 1 diottria! Io mi aspettavo, giusto per avere un segnale, 0.25 di miglioramento; e invece no, una diottria intera! E anche uno 0.25 di astigmatismo che non so se sia un effetto collaterale o se fosse un caso perché da quel che so il metodo Power Vision è semplicemente per miopia e ipermetropia.

Il mio oculista non voleva sentire ragioni, era un caso, non si spiegava come mai fosse possibile questa cosa. Gli ho spiegato gli esercizi che facevo ma diceva che recuperare la miopia senza operazione chirurgica è impossibile, per cui il mio rapporto con quell’oculista è finito là.

Sono tornato a casa tutto contento! Ho continuato a fare gli esercizi con minore intensità. Prima perdevo ¾ d’ora, un’oretta al giorno, per fare gli esercizi perché volevo arrivare spingendo al massimo alla visita e adesso li porto avanti con naturalezza per 15 minuti al giorno.

Sono 2 anni che non mi faccio una visita oculistica, e sarei interessato a sapere come sta andando ora perché mi rendo conto di miglioramenti continui; ad esempio già alle medie e alle superiori per me era impensabile leggere alla lavagna senza occhiali. Adesso che ho lezione all’università, se non sono troppo distante, cioè se sono ad una distanza tipica da classe e non da aula magna, mi accorgo che riesco a guardare alla lavagna, a guardare lo schermo, a seguire la lezione senza bisogno degli occhiali!

Mi sono reso conto anche che riuscirei, in condizioni di luce ottimale, a guidare per strada senza occhiali. Una volta ero incolonnato in autostrada (fermo) e me li sono tolti un attimo per vedere com’era. Vedevo che riuscivo a leggere le targhe, avevo una percezione perfetta dello spazio, leggevo i cartelli a distanza, per cui sono convinto di aver recuperato ancora di più da quella volta. Anche se effettivamente a me non mancava tantissimo.

La mia esperienza col metodo Power Vision è fortissima, intensissima! Lo consiglio spesso a tanta gente che mi chiede come faccio o perché mi comporto in maniera strana.

Purtroppo mi rendo conto che c’è poca buona volontà da parte delle persone di mettersi a fare esercizi del genere. Già all’idea di perdere una mezz’oretta al giorno a fare un po’ di esercizi non ne vogliono sapere. Figurati ragazzi che studiano, dirgli di studiare senza occhiali o di aumentare la distanza di lettura… Cedono molto facilmente.

Adesso per me è impensabile passare tanto tempo a leggere qualcosa a distanza ravvicinata con gli occhi fissi senza usare gli occhiali positivi. È rilassante usare gli occhiali di allenamento. Ora solo l’idea di passare tanto tempo col focus ravvicinato mi crea mal di testa e affaticamento… invece ottima la soluzione di usare degli occhiali inversi per bilanciare un po’ l’utilizzo dell’occhio.

Un altro lato positivo è che attraverso gli esercizi del metodo Power Vision, mi sono anche reso conto di alcuni difetti della mia retina. Così mi sono fatto visitare per indagare sulla retina e ho scoperto alcune cose che altrimenti non sarebbero emerse da una visita normale se non fossi andato in cerca di capire effettivamente cosa avessi (le visite passate non erano così approfondite). Di alcune funzioni e difetti dell’occhio te ne puoi rendere conto solo se lo utilizzi effettivamente al 100%.

Prossimo obiettivo eliminare ciò che rimane!”

Ora io e Federico vedremo come impostare il suo prossimo allenamento appena avrà fatto una nuova visita oculistica. Anche perché un oculista che si basa sulle misurazioni dell’autorefrattometro non si può proprio sentire (l’autorefrattometro è il macchinario automatico che non tiene conto della soggettività e nella maggioranza dei casi misura più di ciò di cui la persona ha davvero bisogno).
Il prossimo da cui andrà è una oculista di Mestre che è d’accordo con la rieducazione e le sottocorrezioni e non si baserà sull’autoref. Interessante il fatto che le sua distanza pupillare sia passata da 60 a 63 mm con i miglioramenti, come ad indicare che prima aveva una parte di miopia indotta da un eccesso di convergenza. Per chi non sa nulla a riguardo posso accennare che la convergenza degli assi è connessa all’accomodazione del cristallino e al restringimento pupillare, questo sistema viene chiamato Near triad e puoi lo trovare descritto nel libro della dottoressa Zandonella Occhi felici.

Trovo interessante trovare nei video di Federico dei movimenti oculari molto ampi e vari e ho voluto fare un piccolo mix di Screenshot per farti capire che la rieducazione visiva non è limitata agli esercizi ma deve inserirsi nella nostra modalità di utilizzo degli occhi durante tutto l’arco della nostra giornata.
E’ come frequentare lezioni di ginnastica posturale ma fare i movimenti giusti solo in palestra e poi durante la nostra vita fracassarci la schiena alzando pesi nel modo scorretto e rimanere in posizioni sbagliate durante il lavoro o a casa ecc.

Federico-mix

Solo con una rieducazione vera e propria dell’utilizzo dei nostri occhi possiamo poi mantenere nel tempo i miglioramenti e poi continuare a migliorare. Queste abitudini si installano gradualmente da sole partendo da una presa di coscienza sull’importanza del MOVIMENTO e dell’ampiezza e poi pian piano ricordandoci di andare oltre il range abituale. Ci si ritroverà a muovere gli occhi, sbattere le palpebre correntemente ecc senza più farci caso.

Comunque, come hai potuto leggere, Federico è partito in quarta con 30 rotazioni allenandosi 3/4 d’ora al giorno.

Nel suo caso è andata bene perché probabilmente, essendo uno sportivo professionista, conosce bene il suo corpo e ha saputo lavorarci in ascolto e con attenzione. Oppure è stato solo fortunato perché la sua miopia era già abbastanza bassa e i suoi occhi sani e giovani.  In ogni caso per me questo è un rischio che sarebbe meglio non correre. Non dico che sia pericoloso fare PVS ma dico che, come ogni metodo o allenamento, va preso con gradualità.

I rischi sono di incorrere in nausea, mal di testa, male agli occhi, cali visivi momentanei e un eccesso di stress agli occhi. Io me li sono passati tutti perché non avevo una guida che mi aiutasse ad esplorare i miei limiti e le mie potenzialità. Partire da -2 è molto diverso che partire da -11. Io ho impiegato almeno 2 anni a capire come fare bene gli esercizi e 6 anni a capire come creare una scheda di allenamento per cominciare da zero. È per questo che ho deciso di diventare quella guida che io non ho potuto avere diventando educatrice PVS.

PVS è un metodo giovane, il defocus è difficile da applicare correttamente e, anche se gli esercizi di stretching sono facili, non siamo tutti uguali ed è importante un approccio personalizzato agli esercizi e una guida per aiutarci a capire se li stiamo eseguendo correttamente (per esempio se le rotazioni sono troppo veloci, troppo lente o scoordinate o a salti); inoltre vi ho integrato alcuni esercizi che ho ritenuto magnifici per aiutare gli occhi a mantenersi dinamici ad ogni distanza, così da eliminare anche le possibilità di presbiopia precoce o difetti di vergenze, critica mossa da alcuni optometristi al metodo PVS. Grazie agli esercizi integrati questo rischio remoto non esiste e grazie alla gradualità e alla personalizzazione si possono evitare errori e si può risparmiare moltissimo tempo.

Ovviamente per gli immancabili volenterosi autodidatti, le possibilità di fare da sé ci sono, ma è molto importante informarsi molto, leggere molto, sentire molti pareri anche di optometristi aperti alla rieducazione, leggere storie, testimonianze, articoli ecc… Ed anche per questo spero che il mio sito possa essere una guida gratuita per i volenterosi che decidono di iniziare, ricorda iscriverti alla newsletter!

Con la mia raccomandazione di affidarsi ad un oculista per le visite e misurazioni serie da optometristi aperti alla rieducazione, trovi l’elenco in questa pagina, e se hai bisogno di una guida su questo impervio cammino contattami ariannapiva.rv@gmail.com

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